Dopo il via libera del governo tedesco alla consegna di carri armati Leopard all'Ucraina un gruppo di hacker russi ha avviato una vasta campagna di attacchi informatici che nel tardo pomeriggio di ieri ha messo fuori uso vari siti internet in Germania. È quanto ha rivendicato sui social network il gruppo di attivisti "Killnet", pubblicando un elenco dei potenziali obiettivi: tra cui Deutsche Bank, siti governativi, ministeriali e della polizia.
Nella mattina di ieri il cancelliere Olaf Scholz aveva dato l'annuncio ufficiale sul fatto che Berlino fornirà all'Ucraina 14 carri armati da combattimento Leopard 2 A6, che saliranno a più di 30 considerando il battaglione messo a disposizione dalla Polonia: "Questa decisione è in linea con la nostra ben nota linea di sostenere l'Ucraina al meglio delle nostre capacità. Stiamo agendo in stretto coordinamento internazionale".
A quel punto i gruppi di hacker filorussi "Killnet" ha minacciato ritorsioni contro Berlino. L'attacco è confermato dall'ufficio federale tedesco per la sicurezza informatica (Bsi), secondo cui "non ci sono effetti rilevanti". Il quotidiano economico tedesco "Handelsblatt" ha dato notizia che i siti di alcuni aeroporti tedeschi (Berlino, Colonia-Bonn, Düsseldorf, Amburgo, Dortmund ed altri) e del settore finanziario hanno avuto problemi, molto probabilmente a causa di attacchi DDoS, che rendono irraggiungibile pagine web.
Come riporta "Handelsblatt" mercoledì mattina i siti web di diversi scali tedeschi non erano disponibili. In alcuni casi i problemi sono stati subito risolti, mentre in altri si è dovuto aspettare fino al primo pomeriggio per ripristinare le pagine web. Attaccato e reso indisponibile anche il sito web del ministero degli esteri.