Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato la mappa delle colonnine di ricarica per auto elettriche in Italia. Una rete costituita da oltre 21.000 punti di ricarica dislocati sulle superstrade (7500 fast recharge) e nei centri urbani (13.755), mentre per le autostrade si procede in modo parallelo (bandi per 5000 stazioni entro il 2024). Il sistema infrastrutturale dovrebbe essere operativo entro il 2025.
"C’era grande attesa per questi provvedimenti che potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, dal cui raggiungimento dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori", ha spiegato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
"Gli uffici -ha aggiunto Fratin- hanno svolto un lavoro tecnico di alto livello, che non lascia indietro alcuna area del Paese, ma dà la grande possibilità all’intero sistema nazionale di guardare, mai così da vicino, quei traguardi di sostenibilità che attendono la nostra mobilità".
Si tratta di un'importante rivoluzione, messa a punto con due decreti, che contribuirà alla riqualificazione della stazioni di rifornimento dei carburanti, adeguandole alla futura mobilità sostenibile. Per i bandi di gara con cui affidare i lavori di installazione delle colonnine ci sono a disposizione 741 milioni di Euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
L’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ad agosto 2022 ha fissato la presenza di almeno due fornitori di energia entro cinque anni per i bandi di gara. Nel primo anno è prevista l’aggiudicazione dei contratti per la realizzazione di 2500 postazioni di ricarica sulle superstrade (da 175 kW) e di 4000 colonnine nelle aree urbane italiane (almeno 90 kW). La dislocazione tiene conto del parco auto circolante, della presenza di rimesse, parcheggi e vocazione turistica.