Pur se in un anno complesso per il settore auto, con difficoltà di approvvigionamento di componenti e di disponibilità di spazi di trasporto sulle rotte di logistica intercontinentale, Suzuki archivia il 2022 con un segnale positivo. Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dall’Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), nel mese di dicembre la casa di Hamamatsu ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 47,77% rispetto allo stesso mese del 2021, con 2190 veicoli targati contro i 1482 esemplari dello scorso anno.
A dicembre 2022 la sua quota di mercato ha raggiunto il 2,07%, in significativo progresso sull’1,71% dell’ultimo mese del 2021. Tra le artefici di questa brillante performance di fine anno spiccano Ignis, che a dicembre è stata il settimo modello più venduto nel segmento A con 479 esemplari, e Vitara, ottava tra le fuoristrada con 326 vetture targate, quasi il doppio delle 166 di dicembre 2021.
Dopo aver stabilito nel 2021 il record assoluto in Italia con 41.019 vetture Suzuki (inclusi Jimny N1) ed il 2,70% di market share (la quota più alta di sempre), Suzuki ha accusato nello scorso anno una flessione. Le immatricolazioni totali nel 2022 sono state di 21.554 unità, lontane dal primato del 2021 (-45,18%) ed anche la quota calcolata su base annuale ha subito un arretramento, passando dal 2,70% all’1,64%.
Anche in un anno così difficoltoso, gli italiani hanno dimostrato grande interesse verso la gamma Suzuki. Il listino della casa di Hamamatsu si compone di modelli le cui caratteristiche peculiari sono in linea con le esigenze del mercato italiano.
Quella a marchio Suzuki è l’unica gamma completa dal segmento delle vetture da città in su:
100% ibrida (escluso il solo Jimny N1)
100% 4x4 (esclusa la sola Swace)
100% incentivata.