Al via dal primo gennaio 2023 una serie di aumenti sui carburanti: +18,3 centesimi di Euro al litro su benzina e gasolio, +4,3 centesimi al litro sul Gpl. Con il nuovo anno sono infatti terminati gli sconti sulle accise introdotti dal precedente Governo. È quanto emerge dal monitoraggio del sito specializzato "Staffetta quotidiana" sui dati comunicati da circa 15.000 gestori delle stazioni di servizio all'Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit, ex-Mise).
Per quanto riguarda il prezzo medio dei carburanti in modalità self-service: il costo della benzina sale a 1,732 Euro/litro (+106 millesimi), con quella della compagnie che si attesta in media 1,730, le pompe bianche a 1,738. Per il diesel si spende invece 1,794 Euro/litro (+102 di aumento), con quello delle compagnie a 1,791 e le pompe senza marchio a 1,803 Euro/litro.
Per quanto riguarda il prezzo medio dei carburanti in modalità servito: la benzina sale a 1,891 Euro/litro (+117 millesimi di aumento di aumento), con quella di marca a 1,918 e le pompe senza logo a 1,820. Il diesel invece costa 1,953 Euro/litro (+114 millesimi), con quello delle firmato dalle compagnie a 1,979 e pompe bianche a 1,884. Infine, il Gpl costa a 0,780 Euro/litro (+15 millesimi), con quello di marca a 0,790 ed il no logo a 0,767 Euro/litro.
Si tratta del primo deciso aumento del prezzo dei carburanti da nove mesi a questa parte. Ossia da quando il precedente Governo, guidato dal presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, aveva disposto la riduzione delle accise per alleggerire l'impatto dell'inflazione nelle tasche degli italiani. Adesso, l'orientamento dell'Esecutivo Meloni è quello di non prorogare più lo sconto, portando ad un aumento automatico dei listini.