I prezzi dei carburanti raccomandati su tutta la rete dei distributori in ambito nazionale restano invariati sino a fine anno. Nessun rincaro a sorpresa da parte delle compagnie durante le festività. Primi aumenti dal primo gennaio 2023. È quanto emerge dai dati comunicati da circa 15.000 operatori delle stazioni di rifornimento all'Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit, ex-Mise) ed elaborati dal sito specializzato "Quotidiano Energia".
Prendendo in esame il prezzo medio praticato a livello nazionale per il rifornimento in modalità self-service, i costi sono i seguenti: la benzina sta a 1,627 Euro/litro (1,628 il dato precedente) con i diversi marchi compresi tra 1,619 e 1,633 Euro/litro (no logo 1,631). Il diesel resta fermo a 1,693 Euro/litro, con il carburante delle compagnie che oscilla tra 1,682 e 1,696 Euro/litro (senza marca a 1,698).
Sui prezzi medi praticati a livello nazionale per la modalità servito i costi sono i seguenti: il costo della benzina è invariato a 1,779 Euro/litro, mentre gli impianti marchiati la vendono tra 1,713 e 1,835 Euro/litro (no logo 1,691). Anche il diesel è stabile a 1,844 Euro/litro, con i punti-vendita delle compagnie che lo prezzano tra 1,777 e 1,901 Euro/litro (no logo 1,756). Infine il Gpl è venduto a 0,768-0,787 Euro/litro (no logo 0,756) ed il metano per auto si colloca tra 2,255 e 2,470 Euro/kg (no logo 2,306).
Si prevedono aumenti dal primo gennaio 2023. Salvo novità dell'ultimo momento, infatti, verranno ripristinate le aliquote in vigore prima del 22 marzo: ciò determinerà un rialzo significativo dei prezzi al consumo (Iva inclusa) pari a 18,3 centesimi di Euro/litro su benzina e diesel e di 3,4 centesimi di Euro/litro sul Gpl.