Dopo la conferma ufficiale dell'interesse ad acquisire il vettore aereo tricolore ITA Airways da parte dell'amministratore delegato del gruppo tedesco dell'aviazione Lufthansa, Carsten Spohr, e la volontà del Governo italiano di mantenere, almeno inizialmente, un ruolo di peso all'interno dell'aviolinea, si delineano alcuni dettagli sulla privatizzazione dell'aerolinea, la cui partita potrebbe chiudersi entro la fine dell'anno.
Secondo indiscrezioni, questi sarebbero i pilastri dell'offerta Lufthansa, in via di perfezionamento: investire 180-200 milioni di Euro per entrare subito nel capitale di ITA Airways con una quota di minoranza del 40-49%, con un'opzione per rilevare il 100% di ITA Airways nei prossimi anni. Questa formula avrebbe un duplice vantaggio: darebbe alla società tedesca la possibilità di valutare l'andamento dell'azienda; allo stesso tempo il Governo italiano rimarrebbe in una prima fase in qualità di azionista di maggioranza, insomma ITA non diventerebbe subito un'azienda straniera.
Intanto, è in programma oggi, mercoledì 21 dicembre, alle ore 17:00 il secondo confronto tra i vertici del vettore aereo ITA Airways ed i sindacati, presso la sede dell'aviolinea. All’ordine del giorno c’è la questione dell’aumento dei salari dei dipendenti della compagnia dopo la fase di start-up. Giovedì scorso si era tenuto il primo confronto con le sigle. La compagnia ha aperto all'assunzione di piloti ed assistenti di volo dell'ex-Alitalia, da inserire tra le 1200 reclute che entreranno in servizio nel 2023. Un passo utile a diminuire i contenziosi e chiudere la partita sulla privatizzazione.
In ogni caso, il faccia a faccia in programma oggi avrà importanti ripercussione anche sulla trattativa di privatizzazione con Lufthansa. Tra le priorità del gruppo tedesco, infatti, c'è proprio il risanamento immediato dei conti dell’azienda italiana, che stima di chiudere il 2022 con un Ebitda di -466 milioni di Euro.