Il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni si è presentata questa mattina nell'aula della Camera dei deputati per fare alcune comunicazioni in vista del prossimo Consiglio dell'Unione europea che si terrà il 15 e 16 dicembre. Un "appuntamento molto importante per le materie cruciali che saranno affrontate. Sarà il primo in cui l'Italia sarà rappresentato dal nuovo Governo", ha dichiarato il premier.
Tra le priorità in agenda c'è l'impatto dei prezzi dell'energia. "L'obiettivo è un percorso di sicurezza energetica" su cui "da mesi l'Italia è in prima fila per un tetto dinamico dei prezzi. Per ora la risposta della Commissione europea è insoddisfacente ed inattuabile", ha affermato.
"È fondamentale porre un argine alla speculazione: la posta in gioco sull'energia è molto alta perché definisce la capacità dell'Europa di difendere le sue famiglie e le sue imprese" evitando di avere "una Unione europea a due velocità". "È evidente a tutti come un meccanismo di tutele diverse di imprese in Paesi diversi provocherebbe una distorsione del mercato unico che comprometterebbe l'intera Europa: ormai è la maggioranza degli Stati a chiedere con noi un tetto dinamico al prezzo del gas".
"Andare in ordine sparso -ha proseguito- pensando di salvarsi a scapito degli altri, non solo è un'illusione ma tradirebbe un'idea di un'Europa diversa da quella decantata di questi anni". "L'autonomia strategica della Ue deve essere interpretata come un'opportunità di rafforzare le proprie capacità di difesa, quale pilastro europeo in ambito Nato".
"Noi -ha concluso Meloni- abbiamo sempre dibattuto, a volte con decisione, veemenza, attorno all'ipotesi che in Italia dovesse esserci più o meno Europa. Quasi mai ci siamo chiesti se in Europa dovesse esserci più o meno Italia. Il nostro obiettivo, piuttosto che più Europa in Italia, è più Italia in Europa, come si conviene ad una grande Nazione fondatrice".