Gli incidenti stradali nell'Unione europea che coinvolgono la fascia d'età 18-24 anni causano nel 64% dei casi la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco. Un tasso molto più alto rispetto al 44% nella popolazione complessiva. È quanto emerge dal rapporto Dekra, un'organizzazione che raduna esperti del settore trasporti in tutto il mondo, sulla sicurezza stradale 2022 "Mobilità dei giovani".
"Mi piacerebbe convocare un tavolo prima della fine di quest'anno, per un aggiornamento del Codice della strada, coinvolgendo anche il ministero dell'Istruzione, gli Enti locali ed i rappresentanti dei Comuni, ha dichiarato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit).
"Ritengo fondamentale -ha aggiunto- portare l'educazione stradale sui banchi di scuola, istruire i ragazzi fin da giovanissimi sul rispetto delle regole e sulla sicurezza. La prevenzione è la prima arma. Poi c'è l'aspetto repressivo, pure fondamentale, sul quale bisogna intervenire: le sanzioni economiche sono un deterrente, ma credo che vadano rivisti anche i termini temporali".
Considerato che a livello mondiale gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 5 ed i 29 anni. In Italia secondo Istat sul periodo gennaio-giugno 2022 si sono verificati 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone (+24,7%), le vittime sono state 1450 (+15,3%) ed i feriti 108.996 (+25,7%). Ma nuove prospettive arrivano dai veicoli di nuova generazione, che sono connessi e digitali e quindi risultano essere maggiormente sostenibili.
"La revoca a vita della possibilità di guidare -ha concluso Salvini- credo possa e debba essere considerata, nei casi più gravi. Trovo, infine, interessante l'ipotesi di una patente graduale in cui la persona è aggiornata, accompagnata ed informata. Senza dimenticare che occorre rendere più sicura la mobilità sulle due ruote, in particolare imponendo l'uso del casco e la targa sui monopattini per consentire l'identificazione del mezzo".