Le aree di servizio autostradali sono una importante attività offerta ai cittadini italiani. Tuttavia, una lunga e cronica politica di sfruttamento del bene pubblico da parte di società concessionarie, che hanno tratto ingenti rendite di posizione, ha portato ad uno stato di degrado sia in termini di prezzi fuori mercato, sia di standard qualitativi. A causa di ciò, le organizzazioni sindacali dei gestori degli impianti autostradali (Faib, Fegica ed Anisa) hanno proclamato uno sciopero di 72 ore consecutive, dalle ore 22 di domani fino alla stessa ora di venerdì 16 dicembre, con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di un cambiamento.
Gli scioperanti sperano che questo gesto possa incentivare una risposta da parte del Governo e sensibilizzare le autorità di garanzia competenti sulla necessità di un maggiore controllo sulla concessione del bene pubblico. La proclamazione dello sciopero è stata inviata alla Commissione per lo sciopero nei pubblici servizi, che è stata invitata ad attivare le procedure di raffreddamento e conciliazione delle vertenze collettive di interesse nazionale. Sarà necessario attendere i prossimi giorni per capire se questa protesta avrà un impatto sulla politica governativa e le azioni intraprese da parte delle autorità competenti. Nel frattempo i cittadini italiani dovranno affrontare la chiusura delle aree di servizio autostradali per le prossime 72 ore.