La proposta di finanza di progetto da 7,2 miliardi di investimenti presentata da Autostrada del Brennero SpA ha ottenuto l’atteso via libera del ministero per le Infrastrutture ed i trasporti (Mit). Ieri alle 15:48, infatti, è arrivata nella sede di via Berlino la comunicazione con cui il ministro Matteo Salvini ne ha decretato la fattibilità tecnica. Un passaggio cruciale e decisivo che sblocca una partita importante, quella della concessione, scaduta dal 2014. Per far partire la macchina degli investimenti ora si attendono i successivi step: si aprirà infatti la procedura di gara per l’assegnazione della concessione sulla quale Autobrennero, in quanto proponente, avrà il diritto di prelazione. Il via libera di ieri era atteso: nell’ultimo vertice romano del 9 novembre scorso il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e di Bolzano Arno Kompatscher avevano sensibilizzato il governo sulla necessità di procedere in tempi rapidi, così da poter far partire la macchina degli investimenti. La proposta che la società ha illustrato infatti è articolata e imponente, con 7,2 miliardi di investimenti che puntano a trasformare l’arteria nel primo Green Corridor d’Europa, coniugando il rispetto per l’ambiente e i territori attraversati con la necessità di avere un’infrastruttura all’avanguardia, performante e sicura e capace di assorbire, insieme alla rotaia, la grossa mole di traffico di merci e persone che ogni giorno attraversano il Brennero.
La notevole mole finanziaria di investimenti è finalizzata non solo a garantire la manutenzione, il periodico risanamento ed il complessivo ammodernamento dell’infrastruttura esistente, ma a trasformare l’arteria da analogica a digitale, a favorire la transizione ecologica e una mobilità intermodale. L’allargamento a tre corsie del tratto Verona-Modena ed il completamento della terza corsia dinamica sul tratto Bolzano-Verona si accompagneranno alla sistematica estensione della tecnologia necessaria alla guida autonoma e connessa già sperimentata con successo da Autobrennero all’interno del progetto C-Roads e di altri progetti europei e allo sviluppo, accanto alla rete di rifornimento per auto elettriche a batteria, dei punti di ricarica per veicoli a idrogeno. Non solo. Il piano prevede anche gli apporti finanziari necessari per il completamento della rete autostradale con la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana e per lo sviluppo di hub intermodali che consentano agli operatori ferroviari -il Gruppo Autobrennero è il primo operatore privato del settore merci- di integrare perfettamente i loro servizi con il trasporto su gomma oltre che, nel caso del porto di Valdaro, con il trasporto marittimo. La proposta non manca di dare risposte alle esigenze di miglioramento della viabilità ordinaria di adduzione all’autostrada. Pianificati, inoltre, un notevole numero di interventi più “tradizionali”, come il rifacimento delle aree di servizio o il raddoppio dell’attuale numero di chilometri di barriere fonoassorbenti.
Approvazione è arrivata anche dall’universo politico. Nel rendere noto il placet alla fattibilità lo stesso vicepremier nonché ministro Matteo Salvini ha espresso “grande soddisfazione”. Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da Mobilità.news.