Il presunto sabotaggio da parte della Russia dei gasdotti Nord Stream, avvenuto nelle scorse settimane, ha sollevato preoccupazione in tutta l'Europa. Segno dell'escalation del conflitto tra Mosca e Kiev che coinvolge tutto l'Occidente. Su questo tema ha parlato in questi giorni il presidente di Fincantieri, il generale Claudio Graziano, nel corso del convegno "Med 2022" organizzato dal ministero degli Esteri e dall'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi).
Occorre "garantire la sicurezza dei cavi che permettono le comunicazioni e delle pipeline di gas naturale che corrono sul fondale del Mediterraneo", a causa "della presenza di sottomarini russi nelle acque del Mediterraneo" che desta preoccupazione, "si è aperta una nuova 'security arena. La crisi in Ucraina ha effetti diretti sulla sicurezza del Mediterraneo e rischia di coprire altre crisi in corso, come quella del terrorismo e delle migrazioni", ha dichiarato Graziano.
"Serve più cooperazione attorno al Mediterraneo per prevenire ulteriori minacce". "Dalla guerra in Ucraina abbiamo imparato due lezioni: che esiste ancora la guerra mondiale e che la pace deve essere preservata per garantire lo sviluppo, ma tutto ciò va fatto in un clima di autonomia strategica, a livello economico, industriale e militare da parte dell'Unione europea, istituzione che dal 24 febbraio in poi ha fatto enormi passi avanti in termini di coesione".