A fine novembre un gruppo di funzionari dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) si era recata in Ucraina per valutare le condizioni di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, a causa dei bombardamenti registrati nelle vicinanze. Adesso, l'agenzia fa sapere che Russia ed Ucraina si starebbero accordando su alcuni principi, un passo decisivo verso una proposta concreta di cessale il fuoco intorno allo stabilimento.
"Le due parti sono ora d'accordo su alcuni principi fondamentali. Il primo è quello della protezione: significa accettare che non si spara 'sulla' centrale e 'dalla' centrale. Il secondo è il riconoscimento che Aiea rappresenta l'unica via possibile: è stato il cuore del mio incontro con il presidente Putin a San Pietroburgo l'11 ottobre", ha spiegato il direttore generale dall'agenzia, Rafael Mariano Grossi.
E c'è preoccupazione anche per le tre altre centrali nucleari ucraine nelle città di Rivne, Pivdennoukrainska e Khmelnytsky. "Pochi giorni fa hanno anch'esse perso l'alimentazione elettrica esterna. E le autorità ucraine hanno fatto domanda formale per avere anche in questi impianti, come a Zaporizhzhia, una presenza permanente Aiea. In questo modo il personale dell'Agenzia sarà dislocato su tutto il territorio ucraino e vigilerà perché le centrali nucleari non siano usate da nessuno come armi di ricatto nel conflitto".
E ha concluso Grossi: "Il mio impegno è di arrivare ad una soluzione al più presto. Spero entro la fine dell'anno. So che il presidente Putin segue il processo e non escludo un nuovo incontro con lui a breve, così come con il presidente ucraino Zelensky".