L'Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile (Alis), che raduna oltre 2050 imprese (fatturato aggregato superiore ai 62 miliardi di Euro) chiede di esentare il trasporto marittimo, in particolare le autostrade del mare, dal sistema europeo Ets (Emission Trading System), ossia lo strumento di tassazione sulle emissione di gas ad effetto serra introdotto da Bruxelles per contrastare i cambiamenti climatici. E per promuovere il settore propone di aumentarne la dotazione del Marebonus ad almeno 100 milioni di Euro l'anno.
"I target europei di sostenibilità non devono ledere la competitività delle imprese. Mi riferisco in particolare alla proposta di revisione del sistema Ets contenuta nel pacchetto europeo 'Fit for 55', che prevede l'applicazione di un nuovo e gravoso sistema di tassa zione per le compagnie armatoriali", ha spiegato il presidente di Alis, Guido Grimaldi.
"Anche in ragione della particolare conformazione geografica del nostro Paese -ha aggiunto- l'inserimento del trasporto marittimo nel nuovo sistema di tassazione Ets genererà extra costi per cittadini, turisti ed imprese, in particolare per coloro che viaggiano da e verso le grandi isole ed avrà un impatto significativo sui servizi delle autostrade del mare, che oggi rappresentano l'unica vera alternativa per il trasporto sostenibile".
Il sistema Ets genererebbe alti extra costi per gli armatori e causerebbe il paradossale trasferimento delle merci dal mare alla strada, aumentando inquinamento e congestionamento. Il Marebonus, invece, ossia l'incentivo che promuovere il trasporto delle merci via nave rispetto a quello su strada, Grimaldi precisa: "Tale misura è considerata una vera e propria best practice italiana, al punto da essere utilizzata come modello di riferimento da diversi Paesi europei, come ad esempio ha fatto recentemente la Spagna".