Le Nazioni Unite hanno condannato gli attacchi militari russi contro le infrastrutture civili ed energetiche ucraine. A partire dal 10 ottobre infatti Mosca ha moltiplicato i raid missilistici ed i bombardamenti con i droni contro la rete idrica, elettrica e del gas. Si tratta di obiettivi prettamente militari che mirano a fiaccare la resistenza dell'Ucraina. Attacchi che da allora hanno causato almeno 77 vittime, 272 feriti civili e tanta sofferenza tra la popolazione.
"Milioni di persone stanno precipitando in una situazione di estrema difficoltà e spaventose condizioni di vita a causa di questi attacchi. Nel complesso, ciò solleva seri problemi per il diritto internazionale umanitario, che richiede un vantaggio militare concreto e diretto per ogni oggetto attaccato", ha dichiarato oggi l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk.
Intanto, il sindaco della capitale Vitaliy Klitschko ha affermato oggi che la metà degli abitanti di Kiev vive da giorni ancora senza luce elettrica, ma durante il giorno si prevede di collegare la corrente a tutti i consumatori a turni di tre ore, mentre la fornitura di acqua è stata ripristinata. Inoltre, solo il 33% delle case è in queste ore raggiunto dal riscaldamento.
Infine, il gestore della rete elettrica nazionale ucraina, Nec Ukrenergo, ha fatto sapere che Kiev sta valutando l'acquisto di almeno 500-600 Megawatt di elettricità dall'Europa. Si tratta di una possibilità che richiede però l'attivazione di un "meccanismo speciale" per garantire l'importazione di energia, perché il prezzo in occidente è molto più alto che in Ucraina.