Il 2 dicembre 2022 scatta lo sciopero generale dei trasporti di 24 ore. Ad incrociare le braccia i lavoratori dei settori marittimo, ferroviario, stradale ed aereo. Sono interessati dalla mobilitazione anche tutti i dipendenti dei settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, alle fabbriche. L'obiettivo della protesta è quello di chiedere migliori condizioni remunerative e la reintroduzione della scala mobile.
L'Unione sindacale di base (Usb) spiega così le ragioni dello sciopero: "I rapporti dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, NdR) e di altri enti internazionali hanno certificato quello che era già evidente: i salari italiani sono fermi da decenni e sono tra i più bassi in Europa. Attualmente il salario medio di un lavoratore a tempo indeterminato è di circa 1550 Euro, un operaio medio al netto percepisce 1350 Euro, una commessa di magazzino 1100 Euro, un operatore sociosanitario 1000 Euro". "Abbassate le armi ed alzate i salari".
Il settore aereo e marittimo si fermano per 24 ore dalle 11:59 del primo dicembre alla stessa ora del 2 dicembre. Invece, nel settore ferroviario la mobilitazione partirà alle ore 21:00 del primo dicembre e finirà il giorno successivo. Per quanto riguarda il trasporto autostradale l'assenza da lavoro inizierà alle 22:00 e terminerà 24 ore dopo. Per quanto riguarda il trasporto pubblico lo sciopero avrà la stessa durata ma secondo diverse modalità territoriali.
Tra le organizzazioni che hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale ci sono Sindacato Generale di classe (Sgc), Al-Cobas, Lavoratori metalmeccanici organizzati (Lmo), Sindacato degli operai autorganizzati (Soa), Adl Varese, Cib-Unicobas, Cobas Sardegna, Conf. Cobas, Confederazione unitaria di base (Cub), Sindacato generale di base (Sgb), Si-Cobas, Usi-Cit, Unione sindacale italiana (Usi), Usb.