Secondo una ricerca condotta dal centro studi di Confindustria Brescia e dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, il sistema industriale bresciano è pronto ad affrontare le sfide future nel settore automobilistico, soprattutto con riferimento alle tematiche della transizione ecologica e tecnologica.
Tra i risultati della ricerca emerge come il 70,8% del campione osservato dichiari di avere al suo interno un ufficio di Ricerca e sviluppo. La percentuale sale al 77,8% se si prendono in esame solo le grandi imprese. Inoltre, mediamente le aziende investono il 4,3% del loro fatturato proprio in ricerca e sviluppo.
Tra gli elementi strategici significativi emersi nello studio si delinea che i manager e gli imprenditori del territorio hanno chiara l'urgenza del momento: avere in agenda nuove idee per affrontare il complesso scenario competitivo che si profila nella filiera dell'auto. Solo l'11% delle imprese ha dichiarato di non averne prospettive chiare.
Dall'indagine emerge che il made in Brescia punta soprattutto sulla riconversione della produzione (33%) o sulla costituzione di nuove alleanze. Lo studio è stato condotto tramite sondaggi tra 24 imprese bresciane del comparto, con un fatturato complessivo di 2,7 miliardi di Euro, di cui il 77% realizzato nel settore automotive.